L’ insegnante
Paola Sifletto
Insegnante di Shinrin - yoku
Insomma, parto da una preparazione “classica” che non ha impedito all’altra parte di me, quella più creativa, di esprimersi.
Quella parte attratta dal benessere, proprio e degli altri, fisico ed interiore.
Giungo così al Reiki (3 livello metodo Usui e Giapponese), al pranic healing (3 livello) ed alla mindfulness (di cui sarò facilitatrice).
I cristalli mi hanno sempre affascinato ed imparo ad utilizzarli efficacemente durante le sessioni reiki.
Tanti maestri, molte discipline… poi il Giappone mi ha rapito.
L’estetica giapponese con i suoi “10 principi”, la cerimonia del the ed il suo delicato e profondo cerimoniale, l’arte del kintsugi (curare le ferite con l’oro) hanno cambiato, con dolcezza ma nel profondo, la mia percezione dell’esistere e sono diventata Ikigai Mentor e guida Shinrin – yoku.
Cos’è lo Shinrin-yoku:
(letteralmente “bagno di foresta”), nasce in Giappone nei primi anni 80 per riavvicinare, a scopo terapeutico, le persone alla natura.
E’ una pratica semplice, adatta a tutti e che consiste nell’immergersi con consapevolezza in natura attraverso l’uso ampliato dei cinque sensi.
Si entra nel bosco respirando piano, profondamente e non prima di averne percepito l’abbraccio accogliente.
Si procede camminando lentamente, fermandosi e riposando più volte per entrare in profonda connessione con l’ambiente che ci ospita.
Infine, ci si siede ai piedi di un “albero -amico” per osservare, ascoltare, annusare, toccare e farsi trasportare, grazie alle meditazioni proposte, in uno stato di piacevolezza profonda.
Lo Shinrin – yoku non è un’attività sportiva e non allena i muscoli, bensì il nostro stato interiore consentendo alla natura di tornare ad essere ciò che è da sempre: madre, maestra, terapeuta.
Le sessioni di immersione si concludono con un momento di condivisione fra i partecipanti.
Shinrin-yoku Bambini
La pratica è molto amata dai più piccoli: i bambini ne sono fruitori spontanei perché, ancora non bloccati da sovrastrutture mentali, riescono a collegarsi alla natura in modo diretto ed “istintivo”. I benefici in termini di calma, gioia, vitalità, capacità di concentrazione ed amore per l’ambiente sono subito percepibili.
Consigli pratici:
Si scelgano abiti comodi, adeguati alla stagione, eventualmente “a strati”, per adattarsi a possibili cambi di tempo. Utile un cappello e un repellente per insetti. Si raccomandano scarpe comode da camminata.
Per la meditazione: una piccola stuoia per sedere a terra (non ingombrante)
Quando
- 26 novembre 2022. Parco Castello di Rivoli H.9.00/ 13.00
- 11 dicembre 2022 Parco Leopardi Torino 8.45/12.00
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